Immagino che vi stiate domandando quale possa essere il nesso tra un’arancia e l’attività radio. Se avrete la pazienza di leggere quello che può sembrare un delirante ed insensato scritto forse lo scoprirete.
In questo periodo le arance sono divinamente buone forse anche per il fatto che la stagione migliore per gli agrumi sta volgendo al termine quindi risultano particolarmente mature e di conseguenza succosissime e dolci. Quelle che preferisco sono le Tarocco siciliane che meritatamente hanno trovato la giusta collocazione nell’olimpo degli agrumi forgiandosi del marchio IGP Indicazione Geografica Protetta.
L’arancia la si inizia a gustare già mentre la si sbuccia, quando le dita si districano tra la scorza e gli spicchi e l’aroma inconfondibile si sprigiona profumando l’aria in un modo tanto unico che sarebbe impossibile negare la presenza dell’agrume. Quando l’arancia è matura al punto giusto gli spicchi non oppongono resistenza e si dividono facilmente senza sprecare nemmeno una goccia del prezioso succo che contengono. E’ in questo momento che l’occhio vuole la sua parte e, curiosando tra la miriade di sfumature rossastre, può aiutare nel farsi un’idea sulla potenziale bontà dell’arancia che si sta per mangiare. Le velate striature gialle saranno quelle che, con il loro gusto lievemente asprognolo, contribuiranno a far sembrare ancor più dolce l’arancia grazie al contrasto che avranno con il rossore delle parti più mature. L’affondare dei denti nel morbido spicchio generoso di gusto dolce unitamente al profumo, nello stesso tempo forte e delicato dell’arancia, comportano un’armonia di fragranze che superano il limite dell’estasi dei sensi.
Questa è la radio! Un misto di sensazioni, gioie, scoperte, sapori ed emozioni difficilmente descrivibili. Radio vuol dire il giallo aspro del caos come il rosso dolce del romantico.
Le mille sfaccettature ed interessi riferite alla radio sono tanto numerose quanto interessanti ed il fatto che lo stesso segnale sia differente da giorno a giorno mi ricorda l’arancia che è sempre buona ma mai uguale alla precedente e per scoprirlo è necessario provarla.
In questo periodo le arance sono divinamente buone forse anche per il fatto che la stagione migliore per gli agrumi sta volgendo al termine quindi risultano particolarmente mature e di conseguenza succosissime e dolci. Quelle che preferisco sono le Tarocco siciliane che meritatamente hanno trovato la giusta collocazione nell’olimpo degli agrumi forgiandosi del marchio IGP Indicazione Geografica Protetta.
L’arancia la si inizia a gustare già mentre la si sbuccia, quando le dita si districano tra la scorza e gli spicchi e l’aroma inconfondibile si sprigiona profumando l’aria in un modo tanto unico che sarebbe impossibile negare la presenza dell’agrume. Quando l’arancia è matura al punto giusto gli spicchi non oppongono resistenza e si dividono facilmente senza sprecare nemmeno una goccia del prezioso succo che contengono. E’ in questo momento che l’occhio vuole la sua parte e, curiosando tra la miriade di sfumature rossastre, può aiutare nel farsi un’idea sulla potenziale bontà dell’arancia che si sta per mangiare. Le velate striature gialle saranno quelle che, con il loro gusto lievemente asprognolo, contribuiranno a far sembrare ancor più dolce l’arancia grazie al contrasto che avranno con il rossore delle parti più mature. L’affondare dei denti nel morbido spicchio generoso di gusto dolce unitamente al profumo, nello stesso tempo forte e delicato dell’arancia, comportano un’armonia di fragranze che superano il limite dell’estasi dei sensi.
Questa è la radio! Un misto di sensazioni, gioie, scoperte, sapori ed emozioni difficilmente descrivibili. Radio vuol dire il giallo aspro del caos come il rosso dolce del romantico.
Le mille sfaccettature ed interessi riferite alla radio sono tanto numerose quanto interessanti ed il fatto che lo stesso segnale sia differente da giorno a giorno mi ricorda l’arancia che è sempre buona ma mai uguale alla precedente e per scoprirlo è necessario provarla.