Circondati dalle splendide montagne della tanto amata Val Maira i miei due splendidi figli Simone (5 anni e mezzo) e Matteo (4 anni) hanno superato brillantemente quello che si può definire il loro battesimo della montagna. L'obiettivo della gita è stato il Lago Niera (2300 m slm) con partenza dal Campo Base (1560 m slm)
L'obiettivo della gita giornaliera sapevamo essere molto ambizioso ma il bello della montagna è la possibilità di fermarsi, riposarsi e tornare indietro quando la fatica rende l'esperienza fastidiosa invece di allegra ed entusiasmante ma, come spesso accade, i bambini sanno stupire e quando si mettono in testa un obiettivo lo raggiungono!
Durante la salita venivamo superati da parecchie persone anche perchè i bambini sono facilmente distraibili da fiori, farfalle, grilli e qualsiasi cosa che permetta loro di fantasticare , domandare e diverirsi.
La prima parte della salita è resa un pò fastidiosa dal sentiero ghiaioso e in forte pendenza ma, una volta arrivati ai Piani di Stroppia, ci si può riposare sopra un manto di verde e tenera erbetta gustandosi il panorama che la valle offre.
Dai Piani di Stroppia inizia però la vera parte difficile in quanto si passa in un canalone che presenta punti di una cera pericolosità , opportunamente muniti di corde per evitare scivolate a valle! Decisamente sconsigliato a chi soffre di vertigini, il difficile passaggio è stato "aggredito" da Simone e Matteo che, con l'aiuto di un pizzico di incoscienza, lo hanno superato con giudizio e spavalderia, avvertendo però la pericolosità del passaggio. Due veri ometti!
La soddisfazione di raggiungere il Lago Niera è stata aumentata dai complimenti delle stesse persone che ci avevano superato alla mattina e ora si stupivano di trovare due bambini in cima ad un percorso non certo semplice.
Quasi 7 ore di giro e 13 km percorsi. Una festa per tutti!
Durante la salita venivamo superati da parecchie persone anche perchè i bambini sono facilmente distraibili da fiori, farfalle, grilli e qualsiasi cosa che permetta loro di fantasticare , domandare e diverirsi.
La prima parte della salita è resa un pò fastidiosa dal sentiero ghiaioso e in forte pendenza ma, una volta arrivati ai Piani di Stroppia, ci si può riposare sopra un manto di verde e tenera erbetta gustandosi il panorama che la valle offre.
Dai Piani di Stroppia inizia però la vera parte difficile in quanto si passa in un canalone che presenta punti di una cera pericolosità , opportunamente muniti di corde per evitare scivolate a valle! Decisamente sconsigliato a chi soffre di vertigini, il difficile passaggio è stato "aggredito" da Simone e Matteo che, con l'aiuto di un pizzico di incoscienza, lo hanno superato con giudizio e spavalderia, avvertendo però la pericolosità del passaggio. Due veri ometti!
La soddisfazione di raggiungere il Lago Niera è stata aumentata dai complimenti delle stesse persone che ci avevano superato alla mattina e ora si stupivano di trovare due bambini in cima ad un percorso non certo semplice.
Quasi 7 ore di giro e 13 km percorsi. Una festa per tutti!